Conosco Oliver, in Mauritania, nel recente ma ormai già troppo lontano 2007, è un personaggio estremamente positivo, ironico, molto semplice ….. alla buona , come diciamo in Romagna e sopratutto dotato di una grande filosofia sportiva.
Amante dei grandi/liberi spazi, propositivo, leggermente incosciente, capace di soffrire per regalarsi delle grandi emozioni ….. una similitudine che sfocerà, da quello splendido deserto, in una grande amicizia che continua tranquilla slalomeggiando tra gli eventi della vita.
In virtù della sua grande filosofia sportiva e di vita, osservandolo con occhi obiettivi lontani dalla amicizia che ci lega, penso che Oliver (al secolo Oliviero) sia un valido esempio per molti giovani e meno giovani lettori delle nostre pagine web.
Pelò, per nulla affaticato nel raggiungerlo nel corso di una corsa 🙂 , ha trovato in lui grande disponibilità e tempi brevi di reazione che gli hanno permesso di effettuare una delle più belle interviste della sua carriera di improbabile giornalista.
Andrea Pelo di Giorgio
Il cavaliere errante non aveva studiato?
Scusa Pelo, ma prima di rispondere approfitto del momento di visibilità per fare un saluto a mamma Iride, a babbo Walter, la moglie Sandy, i figli Ettore e Matilde e tutti quelli che mi vogliono bene. Vorrei salutare anche tutti gli studenti che hanno seguito i miei corsi dell’Università in questi anni ma poichè non ricordo tutti, per non far torto a nessuno, preferisco non fare nomi. Adesso possiamo iniziare….
Non so se il cavaliere errante aveva studiato o meno ma sicuramente era un furbacchione, si dice che errava perché in cerca di “avventure” (oggi si direbbe andare a gnocca!)
Oliver Mordenti , il podismo si chiede ancora perché lo pratichi , ce lo dici ?
La risposta è molto semplice. Venivo dal calcio ed era un mondo che mi aveva “schifato”. Poi ho incontrato un grande amico maratoneta che mi ha fatto scoprire un mondo nuovo.
Sei un appassionato di podismo da ormai tanti anni, quanti per la precisione ?
Ho iniziato nel vecchio millennio, nel 1990 per la precisione.
Ricordi ancora il tuo esordio ?
La prima gara che ricordo, ma probabilmente non è la prima in assoluto, è la 5 Ville di Bertinoro.
Correre vuol dire ?
Inizialmente era uno sport come un altro, dove correre era pensare solamente alla velocità e a migliorare le proprie performance. Col passare degli anni è entrato dentro di me ed è diventata una sorta di filosofia di vita.
Quali altri sport hai preso in considerazione nella tua vita ?
Da piccolo subito il calcio: mi mettevano in porta perché non “ero buono” coi piedi. Poi il basket: ho durato una settimana. In età pubera il “5 contro 1”: diciamo il mio primo sport estremo in quanto si metteva a rischio la vi(s)ta. Poi un po’ di nuoto e di tennis. Devo ringraziare anche le tante ore passate in spiaggia a giocare a ping-pong perché grazie a quello sport ho conosciuto la Sandy!!
La passione per le corse sulla lunga distanza, cosa ha fatto scattare la scintilla e da quanti anni è nata?
La voglia delle lunghe distanze (non penso alle maratone ma a qualcosa in più) la farei partire nel 2006. Per festeggiare i miei 40 anni mi sono regalato la 100 km del Sahara.
Ti da qualcosa in più o è solo autolesionismo/masochismo?
Le lunghe distanze ti cambiano “dentro”, ti cambiano il modo di pensare e ti aiutano ad affrontare le difficoltà della vita…
Asfalto , fuoristrada montano , deserto …..qual’è il tuo habitat preferito ?
Risposta facile: il deserto. E’ quello che mi ha dato di più a livello emozionale e sportivo.
Essere figlio di un pugile dilettantistico ha provocato in te danni cerebrali ?
Ah ah ah, mio babbo mi ha sempre detto che da piccolo mi faceva boxare (avevo dei mini-guantoni rossi meravigliosi) per abituarmi al dolore ed essere meno “pappamolle”. Tutte le sere, lui seduto sul divano a “chiamare” i colpi (destro, sinistro, gancio, montante…), a correggermi i movimenti ed io a colpire la sua mano.
E’ vero che quando facevi il discolo ti diceva “va sul ring” al posto di va in camera tua ?
Non faceva differenza, avevo la camera a forma di ring!
Da un indagine effettuata dall’università di Boston risulti il capofamiglia di una splendida congrega composta da una moglie e due figli (maschio e femmina) entrambi sportivi così come, passo dopo passo, lo è diventata anche la moglie. Puoi dire, orgogliosamente, che l’insinuazione della mentalità sportiva è merito tuo od ognuno l’ha maturata nel corso del tempo?
Lo spero, anche perché mi sarebbe dispiaciuto se non lo avessero fatto. Ognuno di loro, poi, vede lo sport in modo completamente differente: Ettore gioca a basket perché sta bene con il gruppo, la Matilde gioca a basket per massacrare l’avversario e fare a sportellate sotto canestro, la moglie fa attività (corre/cammina) esclusivamente per rendere meglio a letto.
Da un altra indagine effettuata dall’università di Castiglione risulta che entrambi i tuoi figli sono alti. E’ una sicurezza sulla paternità o sei ben cosciente che il mondo è pieno di gente alta?
Non è tanto l’altezza che mi da fiducia sulla paternità dei figli ma quando sparano certe battute o dicono cazzate. Ecco, in quel momento mi inorgoglisco e penso … “si è proprio mio figlio!”
Accetti sfide (con te stesso) molto impegnative dopo periodi di inattività o attività leggera dovuta ad impegni professionali. Lo fai per recuperare i km non fatti, per alimentare la tua autostima, per un esigenza fisica/mentale, per aver più km della tua vettura o perché le lasagne sono buone ?
Il problema è che il fisico inizia ad essere datato (non è più in garanzia e ho già superato il tagliando dei 50) e quindi non posso mandarlo troppo spesso a pieno regime. Ma fondamentalmente faccio tutto questo perché voglio andare più forte di Fabrizio Tovani!!….
Per la precisione la testa spinge o tira ?
La testa ha un ruolo fondamentale. E’ come quel famoso pelo che batte i buoi, quindi direi che “tira”.
Il tuo testosterone travalla a) Tua moglie è felice b) lo vendi all’Hera settore energia pulita c) lo raccogli e ci fai dei ghiaccioli che un giorno possono essere utili d) non è testosterone ma sclerosi e) in tv danno Don Matteo?
Siccome la risposta giusta è la d, probabilmente mi presento all’Hera con due ghiaccioli in mano.
L’egemonia Bizantina finì a posteriori di una portata di triglie alla livornese. Non erano fresche ?
La storia parla chiaro, il pesce puzza dalla testa e a Ravenna si mangiava l’acciuga e non la triglia, ecco perché è caduto l’impero Bizantino.
Ormai sei considerato il numero uno nello studio della riproduzione Ittica in cattività. Dopo i successi con le Anguille , gli Storioni , i Polpi, pensi di accettare anche la sfida Paganello?
Anguilla, storione e polpi sono a loro modo animali intelligenti mentre il paganello è notoriamente un pesce stupido. E qui sta la difficoltà. Sarà difficile convincerlo che la ciulata è preferibile alla zaganella.
Il tuo giro di San Vicinio di corsa, com’è nata l’idea, perché e cosa ti ha lasciato dentro?
L’idea è nata nell’autunno precedente. Correndo nei boschi dei nostri appennini, lungo i sentieri mi imbattevo spesso in un triangolino (non pensate male) con la scritta San Vicinio. Mi sono incuriosito, informato e mi sono comprato il libro dei sentieri dei 300 km del percorso. Da lì è nata la sfida…
Le Sorelle del Convento di Sogliano hanno infranto una regola ospitando un uomo. La mattina seguente erano tutte sorridenti ed intente a ringraziare il Signore, c’è un nesso?
Non lo so se c’è un nesso ma quello che ti posso dire è che mi sono svegliato alle tre del mattino in mutande, contornato da candele accese con le suore in atteggiamento adorante che pregavano col rosario in mano….
La gara che ti ha dato più soddisfazione in campo agonistico, quella che ti ha lasciato il più grande subbuglio emozionale e quella che non rifaresti
In campo agonistico sicuramente il deserto del Dogon: avevo il pettorale numero 10 e sono arrivato decimo. Olmo col pettorale numero 1 è arrivato primo. Pensa se ci fossimo scambiati il pettorale…. In campo emozionale il deserto dell’ Akakus (Libia) e tu ne dovresti sapere qualcosa visto che abbiamo rischiato grosso entrambi….
Non ci sono gare che non rifarei, tutte lasciano qualcosa…
….e i francesi ?
Cavolo Pelo, sei ben informato!…. i francesi, sono quelli che ti fanno perdere nel deserto perché sono convinti che solo loro sanno la direzione giusta (oui oui c’est bon, c’est bon!!) ma poi non ringraziano quando sei tu a riportarli sulla retta via….
Sport significa?
Ti rispondo con una massima greca: “Conosci te stesso!!”…. ecco lo sport è una chiave che aiuta a conoscersi dentro…
Quali sport ami seguire sul video ?
Amo in modo viscerale seguire le Olimpiadi, (togliete il “dressage” per favore, i cavalli che ballano proprio no!) e le Paralimpiadi per le emozioni che suscitano…
Hai un campione preferito (escluso il presente 🙂 ) ?
Visto che non posso fare il nome di quel cazzone di Pelo, ti spiazzo e ti dico: Walter Bonatti!! Sicuramente il più grande alpinista/esploratore dei tempi moderni. Non lontano posso mettere anche Fabrizio Tovani ma solo quando riuscirà ad esprimersi al meglio nella corsa (quando smetterà di allenarsi con l’albanese) oppure quando diventerà postumo.
Sei tra i dieci migliori esperti sulle anguille al mondo e fra l’altro parteciperai, a giorni, al convegno mondiale in Olanda ma non sei ancora riuscito a spiegare allo Stambecco Cervese l’iter di vita che le porta ad avventurarsi fino al Mar dei Sargassi per la riproduzione della specie. Come può essere possibile?
Ho meditato molto e alla fine sono arrivato a questa conclusione: lo Stambecco è un “homo montanus” ma nato e vissuto nel mare cervese. Questa situazione provoca in lui un travaglio interiore continuo che lo fa impazzire. Lo Stambecco può capire il ciclo biologico del salmone, che dal mare risale i fiume per raggiungere le acque di montagna per riprodursi ma poiché l’anguilla fa esattamente in contrario, ecco che il cervese si rifiuta di capire. …
Ivi giunta un anguilla è ? a) ancora chiavabile b) inavvicinabile per l’olezzo di sudore c) magra come la sorella del Biafra d) neanche buona per il brodetto e) non sono interessato f ) varie ed eventuali
Per prima la c, poi subito dopo la b, e di conseguenza la d!
Fatti una domanda sul doping e datti una risposta
Da sportivo amatoriale fatico a capire il doping. Sono per la linea dura ma poi, se penso al caso Alex Schwazer, dentro di me mi dico che un’altra chances va data….
Fammi una domanda che rispondo io
A questo punto giro a te la stessa domanda…
Pur essendo un personaggio tenero che comprende l’errore e disposto a dare un altra possibilità, in virtù di quello che è successo/succede, sportivamente parlando, sono oggi del parere di non dare più nessuna chanches a chi sbaglia. Le troppe informazioni che gli atleti hanno prima di cadere nel baratro mi portano a pensare che ci sia comunque una volontà, dettata dalla voglia di fama, dall’avidità economica o di qualsiasi altra cosa. E’ per questo che sono propenso alla radiazione degli atleti qualunque sia il dosaggio e la modalità di assunzione …. è la cultura mentale di molti “atleti” che va punita.
Nel tuo ambito palmares agonistico spunta la Maglia di Scampione di Triathlon ….. a) non sapevo cosa fare e mi sono iscritto alla gara b) ci tenevo ad averla c) ho perso tutto nella frazione ciclistica a causa del rapporto fisso 63-9,3 della mia bici d) è stata una congiura e) nel mar morto avrei nuotato meglio f) Pelo ha volutamente disegnato un percorso che non agevolava nessuna delle mie qualità
Ah ah ah, ti diverti ad aprire le ferite aperte, eh? Comunque se devo essere sincero, ci tenevo a quella maglia e quando Tisso, l’unico atleta rimasto dietro di me si è ritirato a pochi chilometri dall’arrivo, ho gioito come se avessi vinto la gara. La indosso ancora con orgoglio… Quindi la risposta giusta è la “c”
Il Camaleonte mi ha inviato una mail dicendomi che ogni volta che si mimetizza tu lo trovi sputtanandolo pubblicamente. Vuoi mandarlo in depressione ?
Non è colpa mia, ma purtroppo non ha ancora capito che è nato albino…
L’incontro con Pelo ha: a) migliorato la tua vita b) migliorato la vita con tua moglie c) aperto nuove frontiere d) la frutta è aumentata a dismisura e) insegnato una nuova sessualità f) nel mondo animale conta l’istinto g) nel cavallo c’erano uomini , non troie
Se penso che io e te ci siamo conosciuti in Mauritania al Gran Raid del Sahara e non a Cervia o a Cesena mi viene da dire che l’incontro con Pelo può avermi solamente migliorato la vita. Penso anche che l’incontro non ha determinato l’aumento del prezzo della frutta ma alterato il mercato di alcune verdure, come il finocchio, sicuramente si. E a questo punto direi che ci sta anche la risposta “c”.
Cenni sulla tua filosofia sportiva
Penso che dalle domande precedenti lo si sia capito. Mi limito a dire che lo spirito agonistico viene di gran lunga superato dallo spirito di avventura
Hai intenzione di continuare ad oltranza o pensi che fra un po’ può bastare ?
La testa dice di continuare almeno fino a ma quando Tovani Fabrizio non mi darà la paga. Quando succederà allora sarà il momento di mettere le scarpe al chiodo.
Ci sarà una festa quel giorno ?
No, semplicemente perché Tovani non sarà mai in grado di superarmi….
Stretch & Flex : la consapevolezza di una superiore mobilità del bacino rispetto a Tovani Fabrizio ti rende orgoglioso?
Difficile essere orgogliosi quando la superiorità è schiacciante (non mi piace vincere facile!)…. e poi il Fabry evita sempre gli scontri diretti. Hai notato che da quando ho iniziato lo Strech & Flex lui non si è più fatto vivo?
Narraci, se puoi svelarli, i tuoi prossimi obiettivi
Vorrei tornare nel deserto nel 2017. Ho individuato una gara ma è ancora troppo presto per parlarne…
Grazie Oliver
Domani Arriva Sempre
Pelò
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