A posteriori delle ormai usuali inusuali domande poste dal prode Pelò al cavalier Daniele Cesconetto, Domani Arriva Sempre pone l’avallo per il “continuamento” dell’impresa che sta perseguendo da oltre 3 settimane or sono.
Sbandierando il vessillo Cesconettiano gridiamo tutti #orsùcesco #orsùcesco
Le domande approvate dal ministero della sanità:
1 – per arrivare a montpellier hai fatto della salita ?
– mi sono guardato bene di evitare tutti i dislivelli, anche i cavalcavia.
2- oggi come oggi possiamo affermare con certezza che la risposta alla principale domande che ti pongono ” a cosa pensi mentre fai la maratona ?” è : sarò ingrato di rispondere alle domande di Pelò ?
– rispondere a Pelò è sempre una bella impresa degna di nota
3 l’insostenibile leggerezza dell’essere è in realtà sostenibile e una fortuna nel caso di maratone ?
– diciamo che la leggerezza è una di quelle cose che non devono mancare per non farmi pesare tutto ciò
4 la fatica fisica se sapientemente miscelata con marmellata di idrocarburi proveniente da un motore scarcerato di una vecchia R4 si può spalmare su due fette da toast ?
– in tutto questo però il tocco di classe è la maionese
5 la numismatica centra qualcosa ?
– altroché. Il numero 8 mi accompagnerà per sempre
6 la terza gamba risulta pesante ? (poi chiediamo conferma a Valeria)
– per il momento non ha avuto nessun danno. Anzi. L’adrenalina fa miracoli
7 il gatto sul tetto che scotta, …perchè sta lì?
– il gatto con questo freddo è meglio che sti sotto la panca (la capra canta … forse)
Domani Arriva Sempre
Andrea Pelo di Giorgio
Gentili Redazioni,
Joy Club 6060, il viaggio di Daniele Cesconetto, ha raggiunto la Maratona numero 22 su tapis roulant, in altrettanti giorni, dall’8 gennaio scorso, per raccogliere fondi per la Via di Natale ONLUS di Aviano (PN).
La strada per arrivare alla numero 60, mercoledì 8 marzo, è ancora lunga 38 volte la distanza della Maratona, 42 km e 195 metri.
E domani, lunedì 30 gennaio, Daniele sarà accompagnato dal campione del mondo di canoa Nicola Zamuner e dallo skyrunner internazionale Nicola Giovannelli, ricercatore presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Udine
Daniele ha percorso 928 chilometri e 290 metri complessivi e ha concluso ogni Maratona sempre entro le 7 ore di tempo, assegnate dal Guinness World Record per completare le prove giornaliere e tentare così di fissare il record di questa specialità di corsa.
La media di tempo impiegato per concludere la Maratona su tapis roulant è di 4 ore e 37 minuti.Compagni di viaggio
Moltissime le persone che hanno corso o camminato con Daniele dall’inizio di Joy Club 6060 tanto che il primo tapis roulant, quello prenotabile via internet sul sito www.danielecesconetto.com, fa registrare ancora una sola mezz’ora disponibile, il 2 marzo prossimo.
Tanti piedi si sono incrociati con quelli dell’ultramaratoneta trevigiano, anche per un saluto e un incoraggiamento.
Questa settimana, Daniele è stato accompagnato dai maestri di sci della Scuola di Sappada e da William Da Roit e Elvis Secco di Belluno, due ultramaratoneti d’esperienza, autori di un viaggio molto particolare.
Alessandro Rizzi si aggiunge alla lista degli sportivi che hanno celebrato un anniversario particolare correndo una Maratona. Alessandro ha scelto Joy Club 6060 per correre la prima Maratona in assoluto e festeggiare così il suo 39esimo compleanno.
Poi Stefania, consulente del lavoro, e da Ivan Camerin di Castello Roganzuolo, di FootGolf Treviso, squadra di spicco del movimento europeo di FootGolf.
Poi la fisioterapista di Daniele, Carla de Conti dello studio Sinergy Med 2.0 di Conegliano e l’ultramaratoneta friulana Valeria Ullian, compagna di Daniele nella vita, che ha raggiunto il centro sportivo Joy Club dopo 32 chilometri di corsa con 500 metri di dislivello tra le colline del Prosecco.Il risotto per Daniele
I signori Valeria e Gianni Botteon hanno cucinato un risotto di radicchio di Treviso e lo hanno portato al Joy lub per festeggiare l’arrivo della 22esima Maratona.Dalla Laguna al ghiacciaio
Come si diceva, Daniele ha corso un tratto di Joy Club 6060 con William Da Roit e Elvis Secco di Belluno, due ultramaratoneti d’esperienza, autori di un viaggio molto particolare, che ha unito mare e montagna. Nel 2015, i due sono partiti da piazza San Marco a Venezia e, dopo 203 chilometri a piedi in 46 ore, seguendo il corso dell’acqua in risalita, sono arrivati sulla cima del ghiacciaio della Marmolada.Domani si va in canoa con il campione del mondo Nicola Zamuner
Domani, 30 gennaio, Daniele sarà accompagnato per una mezz’ora da Nicola Zamuner, Campione del mondo di canoa nella specialità Outrigger Oc2, a Sacramento, 2009 e Campione Europeo 2009 Outrigger Oc2, all’Isola del Giglio. Zamuner è stato 26 volte campione italiano di discesa e Outrigger / Canoa polinesiana. Ha compiuto due attraversate dell’Adriatico Pirano-Venezia (120 km) e 2 Molokai Hoe (Hawaii-USA). Attualmente è istruttore federale delle discipline SUP, Surf, Canoa, Discesa, Slalom, Outrigger e personal trainer di grandi campioni.Verso Lisbona sul tapis
Dopo ogni Maratona, Daniele pubblica sulla sua pagina Facebook (@DanieleCescoCesconetto) alcune foto della giornata di corsa, un pensiero dei pazienti del CRO di Aviano, raccolti nel libro “Continueranno a fiorire stagioni”, e calcola sulla cartina geografica l’ideale meta raggiunta, chilometro dopo chilometro, nell’ipotetico tragitto tra il Joy Club di San Vendemiano e Lisbona. Dopo la Maratona di oggi, Joy Club 6060 è arrivato in Francia, a Montpellier.Il vero traguardo non è quello sportivo
L’obiettivo reale di Joy Club 6060 non è il record, ma raccogliere fondi per le attività dell’Associazione Via di Natale ONLUS, che assiste i malati in cura presso il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano (Pordenone) e i loro familiari.
Questo è il traguardo reale, se il record arriverà sarà una soddisfazione sportiva in più.La Via di Natale
L’Associazione via di Natale ONLUS opera nei seguenti ambiti: Assistenza con una presenza sanitaria qualificata per le cure palliative caratterizza Hospice Via di Natale. Ospitalità dei pazienti che sono seguiti dal punto vista sanitario al Centro Riferimento Oncologico o ai familiari dei pazienti ricoverati. Formazione degli operatori palliativisti, gestione dei tirocini e/o stage. Ricerca con l’erogazione di borse di studio per medici dell’Istituto Mario Negri di Milano. Gruppo A.M.A. “aver cura della famiglia che cura”. Divulgazione della cultura delle cure palliative, della prevenzione e promozione della salute attraverso le conferenze, gli incontri con la cittadinanza.
Lascia un commento