Le improbabili interviste di Pelò – Fabrizio Fagioli Velòsystem

 

fagioli velò

Fabrizio Fagioli, non ricordo ormai quanti anni sono passanti da quando l’ho conosciuto  facendo la prima posizione in bicicletta.

Allora erano i primi passi di quella che oggi è diventata una realtà nazionale che segue tantissimi atleti amatori e professionisti attraverso tante filiali sorte in Italia.

Fabrizio, che nel frattempo , ha iniziato a fare esperienze da triathleta sta sperimentando delle novità che apriranno nuove porte alla sua sete di sapere e piacere nell’offrire la sua professionalità a tutti gli atleti che lo desidereranno.

Nel caso vi interessi mettervi in contatto con lui cliccate qui 

Non mi resta che ringraziare per la disponibilità e passare la parola a Pelò

Andrea Pelo di Giorgio

 

Perché Velosystem ?
Perché ci siamo accorti che ciclisti esprimono le loro potenzialità atletiche in una percentuale inferiore al 100%, in alcuni casi anche con deficit importanti, a causa di una mancata personalizzazione del rapporto corpo umano-mezzo (bicicletta). Non solo. La mancata personalizzazione del mezzo bicicletta alle caratteristiche posturali di ogni ciclista conduce in alcuni casi a problematiche fisiche da sovraccarico in alcuni distretti corporei che limitano la prestazione e a volte inibiscono completamente la pratica l’attività.
In altre parole, l’allenamento per un ciclista non è sufficiente a garantire la migliore prestazione in quanto una parte dell’efficienza viene limitata (poco o molto) da una mancata personalizzazione biomeccanica e posturale.
La nostra mission è: riequilibrio posturale e biomeccanico prima di allenamento e performance.
La posizione in bicicletta quanto influisce a livello fisico, ….. e prestazionale ?
La posizione in bici è alla base della qualità del gesto tecnico di ogni ciclista. Ogni atleta infatti si rapporta con la bicicletta su tre punti (o 5 se divisi), pedale, sella e manubrio. La qualità di interfaccia con questi tre punti e come questi 3 punti sono posizionati nello spazio condizionano in modo fondamentale comfort e benessere e performance. Ad esempio una sella troppo piccola o grande rispetto alla dimensione bacino del ciclista favorirà problematiche di appoggio; se poi la stessa sella viene regolata troppo alta o troppo bassa le problematiche aumenteranno coinvolgendo in modo anche compromettente sia comfort che performance.
Partendo dal presupposto che la posizione in bici è utile a tutti , da quanti km annui sui pedali diventa importante?
Potremmo dire tranquillamente che chiunque desideri cimentarsi in questo sport, indipendentemente dal numero di chilometri dovrebbe pensare a ottimizzare il proprio assetto allo stesso modo di come decide di acquistare una bici o un componente. A volte sono proprio le tensioni accusate nelle prime uscite o quando le distanze si allungano a scoraggiare la pratica sia esso ciclismo su strada o mountain bike.
Quindi anche per fare un migliaio di chilometri, tipici di chi si dedica una pedalata breve nel fine settimana del periodo estivo, la posizione è fondamentale e a volte è proprio ciò che contribuisce ad stimolare la passione e la pratica.
Ogni tipologia di bici richiede la sua posizione specifica oppure fatta una si adatta a tutte ?
Alcuni parametri come quelli riguardanti la regolazione delle tacchette o il bilanciamento di parte destra e sinistra rimangono invariati, altri possono subire lievissime variazioni, mentre altri ancora come ad esempio l’arretramento della sella la posizione del manubrio devono essere personalizzati in una modalità specifica per ogni tipologia (strada, mtb, crono, triathlon, pista) e per ogni specialità all’interno della tipologia.

“Adesso che ho fatto la posizione in bici vedrete come vi suono !!! “ La percentuale di incremento può essere così alta da cambiare le carte in tavola o gli amici del ciclista possono dormire sonni tranquilli ?
Ogni caso è a sé stante, sempre e comunque il check up biomeccanico riesce ad apportare un vantaggio per comfort e performance, che, per coloro che provengono da una condizione di assetto altamente squilibrato, può essere rappresentato da una percentuale di incremento di performance a due cifre. Inoltre ai vantaggi che possono essere apprezzati nel breve periodo, si sommano i vantaggi che una posizione confortevole ed efficiente può apportare nel medio e lungo periodo grazie all’adattamento neuro muscolare sul gesto tecnico di pedalata garantito dalla nuova posizione.
Attacchi rapidi ai piedi , quanto sono importanti nella pedalata corretta? E’ giusto che i novizi del pedale attendano mesi prima di inserirli o è meglio una sana caduta subito e via ? Quanto influiscono sulla posizione ?
L’attacco a sgancio rapido è per lo sport del ciclismo il passaggio da un’era all’altra nell’evoluzione dell’”homus biciclus”. Nessun problema se si è così novizi da voler iniziare a pedalare senza attacchi ma si è assolutamente in un ambito di primissimo approccio con la bicicletta. Non appena si comprende di voler praticare con costanza il ciclismo road o off road è fondamentale se non indispensabile adottare gli attacchi rapidi. La regolazione dell’attacco ovvero della tacchetta che si avvita sotto la suola è FONDAMENTALE per il comfort e per l’efficienza. E’ la regolazione primaria nella gerarchia delle regolazioni di assetto: prima si regola la tacchetta e solo dopo l’altezza sella. Una tacchetta mal regolata, oltre a limitare l’efficienza, in quanto stiamo agendo sul punto di trasmissione dell’impulso di forza piede-pedale, può favorire anche tensioni di sovraccarico in particolare all’arto inferiore e all’articolazione del ginocchio.

Come funziona il pianeta Velosystem ?
Anzitutto ci tengo a specificare che siamo una “galassia” dell’universo “bici”. Ciò detto posso affermare che l’entusiasmo e la passione sono il motore principale di tutti coloro che operano nei singoli “pianteti” Velosystem” oggi circa 40 distribuiti sul territorio nazionale e non solo http://velosystem.com/ita/centers/index. Ogni centro è caratterizzato da configurazione strumenti e protocolli operativi condivisi e aggiornati grazie a 2 sessioni di aggiornamento tecnico annuali. I servizi per il posizionamento biomeccanico offerti sono rivolti ad ogni praticante si ogni età, sesso e livello e vanno dalla singola regolazione delle tacchette, o definizione della sella ideale, al completa regolazione assetto del check up base e del check up completo.
Ogni quanto è consigliato rivalutare la posizione?
Dopo il primo check up ogni praticante va incontro inevitabilmente alla sostituzione delle tacchette, delle scarpe, della sella o dell’intera bicicletta o a variazioni nella personale flessibilità. Per questi motivi suggeriamo un controllo periodico ogni 12-24 mesi della posizione e delle regolazioni dei componenti.

Essendo portato a pedalare correttamente un fisico si modifica ?
Le nostre capacità di adattamento sono notevoli, prima sono funzionali e successivamente, dopo alcuni mesi, sono strutturali. Ciò però si realizza sia su condizioni vantaggiose per performance e comfort ma anche su condizioni svantaggiose. Per questo motivo è fondamentale garantirsi le migliori regolazioni biomeccaniche a ogni livello di pratica.
La posizione scorretta può creare scompensi che influiscono in altri sport ? e quella corretta?
Da ottimo triathleta e multisport man, sai benissimo che la transizione da una disciplina all’altra non è mai scontata, l’impegno muscolare in termini funzionali e strutturali richiesto da una disciplina come il ciclismo non si concilia con quello richiesto da altre discipline come la corsa o il nuoto. Lavorando su alcuni accorgimenti dell’assetto in bici e quindi sulla tecnica o sul gesto tecnico delle altre discipline, nonché su allenamenti specifici sulle transizioni è possibile ottenere notevoli miglioramenti per chi pratica triathlon o multisport.
La parte più critica su cui noi come Velosystem lavoriamo con particolare attenzione è il bilanciamento di parte destra e sinistra del corpo che spesso sono alla base di squilibri neuromuscolari che condizionano in modo importante il gesto tecnico e la prestazione in bicicletta e di riflesso sulle altre discipline.
Mi hai parlato di novità in campo podistico ….vuoi spiegarmi ?
Stiamo lavorando su un protocollo di biomeccanica applicata al running che presenteremo ufficialmente nei primi mesi del 2016 e che vorrà essere alternativo e innovativo rispetto a ciò che è stato fino ad oggi realizzato. Devo lasciare te e i tuoi lettori con la curiosità in quanto stiamo completando protocollo e sinergie e per il momento non sono in grado di svelare altro.
Arriverà anche un attrezzo per la posizione sul nuoto ?
Al momento non è assolutamente previsto anche perché al momento lontano dalle nostre competenze ma non poniamo mai limiti alle nostre possibilità…..
Hai avuto un passato ciclistico poi la tranquillità, ora hai ripreso e fai anche qualche gara di triathlon ….. passione o sperimenti su te stesso nuove posizioni ?
Purtroppo non ho avuto un passato ciclistico giovanile, ma ho sempre avuto nel cuore la passione per lo sport e posso dire di essermi cimentato su oltre 15 discipline sportive nelle quali ho sempre ricercato il miglioramento della performance e dell’aspetto tecnico. Il ciclismo oltre che la continuazione di una passione di famiglia è stato un campo di scoperta e di ricerca di innovazione. Ora dopo aver dedicato parte della mia vita a mettere a disposizione le mie conoscenze e competenze ai praticanti, ho il desiderio di mettere in atto anche su me stesso tutte le conoscenze fin qui maturate e quelle che verranno. La possibilità incontrare e condividere con persone come te Andrea e come tanti altri che hanno nel cuore la passione per lo sport è così gratificante che sento di non poter rinunciarvi.
Voci insistenti dicono che stai creando un kamasutra ciclistico sarà in tandem o Risciò
🙂 ?
Beh Velosystem si è sempre contraddistinta per la sua innovazione e originalità e quindi anche in questo caso sapremo stupire con un prodotto fuori dagli schemi che saprà garantire il massimo godimento ai praticanti di questo sport.
Grazie di cuore Pelò per questa opportunità e scusa ancora per i tempi bibblici di risposta.

Un abbraccio e Buon 2016
Ciao Fabrizio

Domani Arriva Sempre dice grazie  e ….ci vediamo presto

Pelò

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*